Gli oranghi sono noti per la loro intelligenza e i loro comportamenti complessi. Recenti osservazioni hanno fornito spunti affascinanti sulle loro capacità di risoluzione dei problemi. Un orango maschio selvatico, di nome Rakus, ha portato queste abilità a un nuovo livello. Il Rakus è stato osservato mentre utilizzava una pianta medicinale per curare una ferita, segnando il primo caso noto di un animale selvatico che utilizzava una pianta per il trattamento delle ferite.
L'osservazione ha avuto luogo nel Parco Nazionale di Gunung Leuser, in Indonesia, dove risiede Rakus. I ricercatori del Max Planck Institute of Animal Behavior in Germania e dell'Universitas Nasional in Indonesia stavano studiando la popolazione di oranghi quando hanno notato una ferita sul viso di Rakus. Pochi giorni dopo, lo videro masticare le foglie di una pianta nota come akar kuning o radice gialla, ampiamente utilizzata nel sud-est asiatico per le sue proprietà medicinali.
I ricercatori osservarono con stupore mentre Rakus masticava le foglie e applicava i succhi vegetali sulla ferita. Usando la pianta masticata come benda di fortuna, coprì la ferita aperta. Sorprendentemente, nel giro di un mese, la ferita si era chiusa senza alcun segno di infezione, lasciando solo una debole cicatrice. Questo rappresenta il primo caso noto di trattamento attivo delle ferite in un animale selvatico con una pianta medicinale. La pianta utilizzata, l'akar kuning, è nota per avere proprietà antinfiammatorie e antibatteriche ed è comunemente usata dagli esseri umani nella regione per trattare varie condizioni.
Questa osservazione solleva domande intriganti sulle origini della medicina e della cura di sé. Se gli oranghi, i nostri parenti viventi più prossimi, sono in grado di usare le piante per curare le loro ferite, cosa ci dice questo sull'evoluzione della medicina negli esseri umani? Il trattamento medico delle ferite potrebbe essere sorto in un antenato comune condiviso da esseri umani e oranghi, suggerisce lo studio.
Sebbene questa sia solo una singola osservazione, evidenzia il potenziale per gli animali di utilizzare rimedi naturali per alleviare i propri disturbi. Ricerche precedenti hanno documentato comportamenti simili in altre grandi scimmie, come gli oranghi del Borneo che si strofinano con piante medicinali e gli scimpanzé che masticano piante dal sapore amaro per lenire lo stomaco.
I ricercatori ipotizzano che Rakus possa aver appreso questo comportamento da altri oranghi che vivono al di fuori dell'area di studio. I maschi di orango si disperdono dalla loro area natale durante o dopo la pubertà, quindi è possibile che questa tecnica di automedicazione sia più diffusa tra gli oranghi di quanto si pensasse in precedenza.
Questa scoperta apre nuove strade per studiare l'evoluzione della cura di sé e della medicina nei primati. Comprendendo come gli animali usano i rimedi naturali, possiamo ottenere preziose informazioni sulle origini della medicina umana e potenzialmente scoprire nuovi trattamenti per vari disturbi.
L'osservazione dell'orango Rakus che usa una pianta medicinale per curare la sua ferita offre uno sguardo affascinante sull'intelligenza e l'intraprendenza di questi incredibili animali. Solleva anche domande intriganti sulle origini della medicina e sul potenziale dei rimedi naturali per alleviare i disturbi. Ulteriori ricerche in questo campo potrebbero fornire preziose informazioni sull'evoluzione della cura di sé e della medicina sia negli animali che negli esseri umani.